lunedì 25 ottobre 2010

Il Futuro Di Mr. Zemeckis (25 aprile 2010)

"Grande Giove!"
Gli anni Ottanta sono stati anni di transizione per il genere fantascientifico: George Lucas da una parte e Steven Spielberg dall’altra riscrivevano le regole di questo tipo di Cinema: soldi, effetti speciali, film immediati. Proprio Spielberg nel 1978 conosce un giovane regista, Robert Zemeckis e i suoi collaboratori Bob Gale (scrittore) e Alan Silvestri (musicista). I tre scrivono il film 1941: Allarme a Hollywood, diretto dallo stesso Spielberg. 


Nel 1984 Spielberg ricambia il favore producendo Ritorno Al Futuro. Il film parla di un giovane studente liceale, Marty McFly (Michael J. Fox) che stringe amicizia con uno scienziato, Doc Emmet Brown (Christopher Lloyd). Siamo nel 1985; lo scienziato ha inventato una macchina capace di viaggiare nel tempo: la DeLorean. Grazie a un errore, Marty si trova catapultato nel 1955, dove avrà la possibilità di cambiare il destino dei suoi genitori e quello di Doc, vittima di un attentato. Marty avrà anche la possibilità di prendersi una rivincita su Biff, vicino di casa che non perde occasione per umiliare il padre di Marty. Il film è un piccolo gioiello, grazie a una sapiente miscela di generi: commedia, thriller, fantascienza. Quando si guarda questo film si resta a bocca aperta: non c’è un solo attimo di noia, si resta stupiti dalla colonna sonora (ottimo il contributo di Silvestri), dalle interpretazioni e dai continui colpi di scena. Con Ritorno Al Futuro Robert Zemeckis stupisce critica e pubblico, agli Oscar del 1986 il film si beccherà la statuetta per il miglior montaggio sonoro (troppo poco, forse, per un film del genere). Il primo capitolo lascia aperte molte porte, il film termina con una nuova DeLorean volante che si catapulta nel futuro per una nuova missione: salvare i figli di Marty.


Nel 1989, dopo il successo planetario del primo capitolo, Zemeckis gira un secondo capitolo, ma, a causa dell’eccessiva durata, il film viene diviso in due parti, dando vita ad una trilogia. Nel secondo capitolo della trilogia (Ritorno Al Futuro – Parte II) Marty e Doc si ritrovano nel futuro per cambiare il destino di uno dei figli di Marty. Anche in questo capitolo non mancano momenti umoristici: un cinema del luogo presenta Lo Squalo 19, evidente omaggio a Spielberg; un bar è interamente dedicato agli anni Ottanta, con Michael Jackson che vende bevande. Ritorno Al Futuro – Parte II è ancora più movimentato e la sceneggiatura ancora più ricca di movimento: una volta arrivati nel futuro Marty e Doc lasciano la DeLorean nelle mani del vecchio Biff, che torna nel passato (proprio nel 1955) per cambiare il destino di sé stesso da giovane. Ritornati nel 1985 Doc e Marty hanno una nuova visione del presente, un presente cambiato e stravolto dai cambiamenti del vecchio Biff. 
Biff Tannen è ora il padrone della città, ha ucciso il padre di Marty e ha rinchiuso in un manicomio Doc; non resta che tornare nel 1955, per evitare che il vecchio Biff incontri sé stesso da giovane. Alla fine di un lungo inseguimento, Marty riesce a riportare la situazione alla normalità, ma un fulmine colpisce la DeLorean, portando Doc nel 1885. 
Nuovamente intrappolato nel 1955, Marty con l’aiuto di Doc, riporta in vita la DeLorean, abbandonata in una miniera da Doc nel 1885. Una volta arrivato nell’epoca giusta, Marty, che si fa chiamare Clint Eastwood (evidente citazione a Sergio Leone, che in questo film non sarà l’unica), incontra Doc non prima di aver conosciuto i suoi bisnonni. Anche in questa epoca conosce il bisnonno di Biff, ovvero Cane Pazzo Tannen che ha intenzione di uccidere Doc per un debito di circa 80 dollari. Marty riuscirà ad evitare la morte di Doc, grazie a un duello e con un finale degno del miglior Leone. Alla fine Marty riuscirà a tornare nel 1985 ma da solo, dato che Doc ha trovato moglie nel vecchio west e non ha intenzione di tornare. Alla fine del film Doc torna nel 1985 per salutare definitivamente Marty a bordo di una “locomotiva del tempo” con sua moglie Clara e i loro due figlioletti. 


Si è sempre parlato di un quarto episodio di Ritorno al Futuro ma la malattia di Michael J. Fox ha sempre convinto i produttori a rinunciare al progetto. In questi anni sul web sono uscite sceneggiature, trailer, idee per un ipotetico e (purtroppo?) irrealizzabile quarto episodio. Si spera che questa trilogia unica per il suo mix di generi, non venga stuprata da qualche produttore ansioso di far soldi. 

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