giovedì 21 ottobre 2010

I Bastardi nella Gloria (25 Gennaio 2010)

Se ne parlava da quasi dieci anni di questo Bastardi Senza Gloria, nuovo attesissimo capitolo nella filmografia di Quentin Tarantino. Nel corso di questi anni ci sono state smentite, voci fasulle, inutili polemiche. Ma alla fine il film è uscito nelle sale e ha riscosso un meritato successo tanto di pubblico (è il film che ha fatto guadagnare di più Tarantino) quanto di critica.


Ma andiamo con ordine. 
Già dai tempi di Jackie Brown Tarantino aveva in mente una sceneggiatura su un film di guerra, ambientato nella Francia occupata dai nazisti. Come da tradizione tarantiniana sono tanti i nomi pensati per questo film: Leonardo Di Caprio, Eddie Murphy, Sylverster Stallone. Il progetto è stato poi accantonato per dare spazio a Kill Bill, un omaggio alla musa ispiratrice di Tarantino: Uma Thurman.  Subito dopo le riprese del film è tornata di attualità la sceneggiatura ma, ancora una volta, Tarantino ha preferito dedicarsi ad altro, al progetto Grindhouse (due film in uno) che, col senno di poi, poteva essere risparmiato, dato lo scarso successo di pubblico e le numerose critiche ricevute. “Tarantino è a pezzi” “Tarantino è finito” erano le voci che circolavano qualche anno fa, ma il buon Quentin ha deciso di giocarsi la sua carta più pregiata: quella dei Bastardi Senza Gloria. 
Visto il flop di A prova di morte (che rientrava nel progetto Grindhouse) il budget per questo film è stato ridotto: niente Leonardo Di Caprio, niente Mickey Rourke, Tarantino ha deciso di rivolgersi ad un amico di vecchia data: Brad Pitt, con il quale aveva già lavorato ai tempi di Una Vita Al Massimo film diretto da Tony Scott ma la cui sceneggiatura è proprio di Tarantino.
Insomma, Brad Pitt accetta il ruolo di Aldo Raine, un tenente alla guida di un gruppo di militari americani-ebrei con un solo scopo: uccidere nazisti con maniere brutali. Il resto del cast è composto da attori semisconosciuti che però, in questo film brillano di luce propria. Impossibile non restare affascinati dal colonnello Hans Landa, il “cacciatore di ebrei”, magistralmente intepretato da Christoph Waltz, in odore di Oscar. Così come è impossibile non restare colpiti dalla bravura e dalla bellezza di Mélanie Laurent (la nuova musa di Tarantino?) che nel film interpreta Shosanna Dreyfus, scampata ad una strage di ebrei guidata proprio da Landa. Le caratteristiche per fare di Bastardi Senza Gloria un film-cult ci sono proprio tutte. 



Tarantino, come suo solito, mescola le carte del Cinema, del migliore cinema e omaggia i suoi maestri: Sergio Leone in primis (a proposito, Ennio Morricone partecipa alla colonna sonora del film). Ma anche un certo Enzo Castellari, autore di Quel Maledetto Treno Blindato, un b-movie italiano, genere a cui Tarantino è parecchio affezionato. Tarantino, in Bastardi Senza Gloria “usa” il cinema per sconvolgere la Storia, Tarantino riscrive la Storia attraverso una vincenda di sangue e vendetta che è già un classico del Cinema Postmoderno. Tutto, in questo film, sfiora la perfezione: dalla cura maniacale per la colonna sonora ad una fotografia perfetta. I movimenti di macchina di Tarantino sono magistrali: impossibile non restare affascinati dalle carrellate della cinepresa presenti soprattutto durante i lunghi dialoghi del colonnello Hans Landa. 
Ps consiglio di vedere il film in lingua originale, dato che lo stesso Tarantino ha girato il film usando ben quattro lingue: tedesco, francese, italiano, inglese.

Nessun commento:

Posta un commento