venerdì 22 ottobre 2010

Il Delitto Perfetto (23 febbraio 2010)

Parliamo ancora di delitti. 
Siamo agli inizi degli anni Cinquanta. Alfred Hitchcock è un regista affermato nel mondo del Cinema. La sua tecnica cinematografica (piena di innovazioni stilistiche), i suoi dialoghi meravigliosi e coinvolgenti, i suoi personaggi tanto inquietanti dentro quanto calmi e perfetti all'esterno, le sue atmosfere cariche di tensione sono ormai un patrimonio del pubblico che costantemente si reca al Cinema per vedere i suoi film. Ancora oggi i film di Hitchcock sono studiati e proiettati nelle migliori scuole di Cinema e il Maestro è giustamente considerato uno dei più importanti punti di riferimento nel mondo dei cineasti. Ma torniamo a noi. Torniamo agli inizi degli anni Cinquanta, Hitchcock si trova tra le mani una commedia di gran successo: Dial M for Murder. Decide di rivedere completamente il copione e di trasformarlo in un giallo, con protagonisti tre persone: Tony, un marito spendaccione, Margot, una moglie ricca e il suo amante, Mark. Per la parte di Margot Hitchcock ingaggia Grace Kelly, giovanissima e promettente attrice americana.  Tra i due inizieràuna collaborazione che durerà per tre film, Hitchcock conierà per lei il soprannome “Ghiaccio Bollente”. 
Per la parte di Tony Wendice viene scelto Ray Milland (Frutto Proibito, Giorni Perduti con cui aveva vinto un Oscar per il miglior attore), per quella dell’amante Hitchcock ingaggia Robert Cummings, attore che aveva già collaborato con il Maestro in Sabotatori del 1942. Il film viene girato in soli trentasei giorni, sfruttando le tre dimensioni (quello che oggi chiamiamo 3D), per richiamare nelle sale il pubblico che stava iniziando ad apprezzare troppo la televisione (il Cinema iniziava a vivere la sue prime crisi di botteghino). 


Ne Il Delitto Perfetto le luci hanno un importanza fondamentale, così come i vestiti della Kelly, sempre più scuri con l’avanzare del film. La sceneggiatura poi è imponente: Tony Wendice è un personaggio apparentemente felice e innamorato di sua moglie, ma in realtà egli sa benissimo che lei lo tradisce ed escogita un vero e proprio delitto perfetto. Lo spettatore resta allibito davanti alla calma con cui Tony parla del delitto a un suo ex compagno di Università che non vede da anni e a cui propone di uccidere la moglie in cambio di mille sterline. Lo schema di Tony è perfetto, una vera e propria bomba ad orologeria, naturalmente non tutto andrà come previsto e sarà compito proprio dell’amante di Margot (scrittore di gialli) scoprire come e dove il delitto si è svolto...
Tutto il film si svolge praticamente in una sola stanza, quella del delitto. Hitchcock non è nuovo a queste soluzioni “teatrali”: già in Nodo alla gola e in La Finestra sul cortile erano presenti queste innovazioni. Paradossalmente questa scelta ci fa capire ancora di più la grandezza di Hitchock, capace di muoversi con eleganza in un ambiente ristretto. I dettagli poi (le chiavi, il telefono, la lettera) fanno apprezzare ancora di più questo film: lo spettatore è coinvolto nei meccanismi dalla prima all’ultima scena. 
Il Maestro Hitchcock sorprende con questo film, un vero e proprio must per i suoi fans, un vero e proprio classico del Cinema. Intramontabile.

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